Lisa Galli sul palco del TEDx di Modena il 28 Maggio 2022 - @Cappellidesign Photo: @Cinzia Capparelli
Lisa Galli sul palco del TEDx di Modena il 28 Maggio 2022 – @Cappellidesign Photo: @Cinzia Capparelli

TEDx Modena

28 maggio 2022

Guido Speranza è stato il mio Paziente 0.
E’ stato il primo a mostrarmi la differenza tra il Prima e il Dopo, tra un’idea che una Persona ha di Sé e la possibilità di cambiarla.

 Aveva una malattia e i suoi medici lo inviarono da me.

Mi disse: “Loro (i Medici) mi hanno detto che ho bisogno di Lei anche se io non sento questa necessità. Dottoressa, ho sempre creduto che il mio comportamento andasse bene, mi portasse bene e poi sono sempre stato fortunato”

La Fortuna.

Spesso sento parlare di Lei.
Mi è capitata questa cosa per Fortuna … Per Fortuna mi sono laureato …

Per Guido Speranza era una parte importante della sua Vita.
Ma quando ha iniziato a pensarlo?
Quando iniziamo a pensare a un’idea su di Noi che magari ci potrebbe condizionare la Vita?
Ad esempio … Pensarsi fortunati non ci permette di valorizzare a pieno le nostre capacità.
C’è sempre un preciso momento in cui si incomincia ad avere un’idea su di Sé.
Non si ha la certezza di saperlo con precisione, ma si va indietro fino al più antico ricordo di quella specifica idea.

Guido Speranza mi raccontò che era tornato a casa da scuola con un bel voto in matematica e sua madre, mentre stavano cenando, raccontò della sua impresa. Suo fratello la interruppe dicendo: “come sei stato fortunato Guido!”

Ma può uno studente andare bene a scuola perché è fortunato?
Lasciando perdere quelli che copiano, ma non è che per caso uno studente possa andare bene a scuola perché studia?!
A scuola non esiste la domanda facile o la domanda difficile. Esiste la domanda di cui conosci la risposta o non conosci la risposta.
Tutte le domande sono facili, tutte le domande diventano difficili.
Ma quali altre capacità deve avere messo in gioco per ottenere quel bel voto, quel bel risultato?
Magari ha studiato tanto da avere una conoscenza concettuale dell’argomento e riesce a tradurlo nella pratica
Ma ammettiamo che abbia studiato poco e prende un buon voto … è fortuna?
No… riesce a creare empatia con il professore tanto da dare l’idea d’avere studiato più di quanto non sia.

Nessuno quella sera però commentò la frase del fratello di Guido e da lì, Lui, iniziò a notarla tutte le volte che gli veniva detta:
“come sei fortunato ad avere gli amici che hai”
“Come sei fortunato a fare un lavoro che ti piace”

Quando incontrò sua moglie… 
il suo miglior amico gli disse “certo che capitano a te tutte le fortune”

E quando ho incontrato io Guido Speranza Lui cos’era? (Secondo Lui)
Sfortunato.

Partiamo da un punto comune, Voi ci tenete ad essere considerati Fortunati?
Non sarà per caso che il sentirsi baciati dalla fortuna faccia sentire speciali, diversi dagli altri, migliori degli altri?!

Lisa Galli sul palco del TEDx di Modena il 28 Maggio 2022 - @Cappellidesign Photo: @Cinzia Capparelli

Chiesi a Guido Speranza di fare quest’esercizio:
di parlare di Lui senza nominare più la parola Fortuna, ma dicendo, semplicemente, SONO STATO CAPACE DI …

Sembra un esercizio semplice, ma in realtà è molto complesso e per aiutare Guido Speranza a farlo presi in prestito un termine che si usa nel campo della Sicurezza sul Lavoro: near miss, ovvero il mancato incidente.

I Near miss sono gli eventi che avrebbero potuto causare danni gravi, anche morti, ma per un insieme di situazioni, non si sono verificati … hanno caratteristiche di pericolosità che non si sono prodotte per un insieme di coincidenze.

Non sono infortuni, ma potevano diventarlo. 
L’analisi del perché non siano diventati infortuni, ne permette la prevenzione.

Ad esempio:
su un’impalcatura c’è un operaio che dimentica un martello,
dopo poco passa un collega che non sa dell’esistenza del martello, lo colpisce in maniera accidentale,
il martello cade,
ma sfiora l’operaio che si trova sotto senza colpirlo.

Questo viene normalmente descritto come colpo di Fortuna

Il near miss non lo classifica come colpo di fortuna, ma analizza il processo a partire dal mancato incidente. 
E così si fa prevenzione … cioè studiando la situazione si introduce un comportamento che possa evitare l’incidente.

Chiesi a Guido Speranza di ripensare ad un Evento di Vita che lo vide “fortunato” nel non essere diventato un incidente.

Mi raccontò un episodio che gli era accaduto da bambino … rischiò di morire (o comunque di farsi molto male)

“Ero salito sul bob con mia sorella… preferii salire con lei che con mio fratello … avrò avuto 6 anni e lei 12. Scendemmo da un campo pieno di neve e né io né mia sorella ci rendemmo conto del pericolo … la paura di quel giorno me la ricordo ancora … mia sorella perse il controllo del bob e passammo sotto ad un filo spinato che recintava il campo … e, per un colpo di Fortuna, non ci accadde nulla”

Insieme lo analizzammo come near miss, cosa lo rese un mancato incidente?

Perché Guido Speranza su tre fratelli scelse quella sorella?

Lui stesso mi disse che preferiva lei… si sentiva più sicuro,
era una discesa molto ripida … quindi c’è stato un ragionamento nell’essere su quel bob in una discesa pericolosa con quella Persona

E poi hanno avuto i riflessi pronti o per caso hanno preso un sasso che li ha messi sdraiati sulla schiena?

No, la sorella ebbe i riflessi pronti tanto da abbracciarlo e tirarlo a Sé e lui si lasciò andare alla presa di Lei e insieme fecero l’azione giusta…
hanno addirittura saputo prevedere di quanto dovessero abbassarsi rispetto al filo spinato…
e dopo hanno saputo fermarsi e non rifare quel gioco pericoloso

Certo che Guido Speranza poteva non essere su quel bob in quel campo ed avrebbe evitato un possibile infortunio….

Provate a pensare a quante volte vi siete messi nella condizione di rischiare la vostra Vita, ma vi è andata bene, perché avete avuto riflessi pronti, eravate sobri, avevate SCELTO la Persona giusta vicino … non è stata fortuna, ma capacità.

Ma cosa accadrebbe se iniziaste a leggere sempre le storie a ritroso, anche quelle belle?

Forse non cambia niente, o forse cambia tutto,
o forse smettereste di dire che siete fortunati, ma iniziereste a dire “Sono Capace di …”

Cosa accadrebbe se un Genitore, un Insegnante, un Medico … chiunque si Relazioni con l’altro dicesse “Sei stato capace di” … esortasse l’altro a descriversi come “Sono stato capace a …”

Cosa accadrebbe se smettessimo di dire frasi che deresponsabilizzano chi le dice di Sé e tolgono merito a chi le riceve?

Quante volte vi sarà capitato nella vita di rischiare di morire? 
Oppure di rischiare qualcosa di veramente importante per Voi?

Voi conoscete tutte le volte che vi è andata bene.

Tutte quelle situazioni andrebbero analizzate e comprese e non svalorizzate come “Colpo di Fortuna” che non fa altro che togliere del merito.

In conclusione

Guido Speranza ha imparato a parlare di Sé e degli altri come parte di un processo decisionale:
Sono stato capace di …
Sei stato capace a …

Ci sono eventi di Vita che possiamo controllare ed altri che escono dal nostro controllo diretto, ma che possiamo governare, iniziando a parlare bene di Noi stessi e degli altri.

A questo punto sarete curiosi di conoscere Guido Speranza …

Giratevi sulla vostra destra… lo vedete?
È lì di fianco, è la parte migliore di chi vi sta accanto, è la parte migliore di voi stessi, perché Guido Speranza siete ognuno di voi.

Da oggi Tu sei il tuo Paziente 0, la TUA capacità di trasformare il Pensiero che hai di Te stesso ti permetterà di partire da un PRIMA per arrivare al DOPO, al Futuro che vorrai

Lisa Galli sul palco del TEDx di Modena il 28 Maggio 2022 - @Cappellidesign Photo: @Cinzia Capparelli

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