Fermati e ascolta questa storia che è assolutamente vera, ma totalmente incredibile!
La puoi leggere, e devi assolutamente farlo, in questo libro:
La banalità del bene di Enrico Deaglio.
Molti di voi conosceranno questa storia, io mi sto rivolgendo soprattutto ai giovani.
Questa è la storia di Giorgio Perlasca che nel 1944 si trova a Budapest, Ungheria.
Ancora la città non è stata così tanto maltrattata dalla guerra, ma nel 1944 l’SS decide di prendere possesso della città e non è che entri uno delle SS qualunque, entra Eichmann!
Avete presente quello che voleva assolutamente la fine del popolo ebraico, che ci teneva alla deportazione degli Ebrei e tutto ciò che viene di conseguenza?!?
Bene! Arriva e inizia a portare via gli Ebrei.
E allora nella città ci sono alcune nazioni neutrali: Spagna, Svezia, Vaticano… che cercano di salvare più Ebrei possibili. Ma lì si trova Giorgio Perlasca, che è un italiano e deve venire via Giorgio, scappa per favore, SS, Eichmann, ci intendiamo??!!
Bene, Giorgio cosa fa? No, aspetta un attimo che vado all’ambasciata spagnola, dato che io ho combattuto in Spagna come volontario, mi hanno dato un salvacondotto.
Aspetta che lo uso!
E il salvacondotto narra così:
“Caro Camerata, in qualsiasi parte del mondo tu ti troverai, rivolgiti alla Spagna.”
E lui che fa? Bussa al consolato spagnolo. Apre il console che dice: Ma certo che ti aiuto! Vieni, passerai per Spagnolo! E così iniziano a salvare insieme diverse migliaia di Ebrei.
Ma poi succede che il console spagnolo se ne deve andare Giorgio, io parto oggi tu parti domani! Certo che parto domani! ma il giorno dopo non parte Giorgio.
Perché? Perché cosa fa? Lasci lì gli Ebrei?
Ma no! Faccio finta di essere il sostituto del console spagnolo, cambio semplicemente i timbri e così continuo a salvare degli Ebrei. Praticamente lui ne salva 5128. Provati. Testimoniati.
E diventa poi, 40 anni dopo, quando gli verrà riconosciuto tutto ciò che ha fatto Perché per quarant’anni, zitti tutti!
Ma dopo è risultato l’eroe che è stato, diventa Giusto tra i Giusti.
Ma la particolarità di Giorgio Perlasca qual è?
Giorgio Perlasca è sempre stato di ideologia fascista e lo è stato per tutta la vita fino a che non muore nel 1992.
Eppure è riuscito ad ALLARGARE il suo Pensiero capendo che quello che stava facendo il gruppo maggiore, non era certo quello che avrebbe voluto fare Lui, perché erano delitti contro l’Umanità.
E allora, perché vi parlo di Giorgio Perlasca?
Perché se Giorgio Perlasca fosse vivo oggi, farebbe di sicuro una cosa: se fosse fuori con gli Amici, e questi Amici decidessero di stuprare una ragazza, lui non tirerebbe fuori il cellulare, lui si opporrebbe, salverebbe quella ragazza.
E allora io mi rivolgo a tutti quanti noi: ogni volta che vediamo un’ingiustizia, ogni volta che vediamo una tragedia che sta per partire, per essere messa in atto, anche se quella tragedia viene giustificata dalla maggioranza del gruppo e noi apparteniamo a quella maggioranza del gruppo, cerchiamo di trovare in ognuno di noi quella parte di Giorgio Perlasca che gli ha permesso di salvare 5128 Ebrei.
Grazie Giorgio!
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