Bianca Balti, top model molto famosa nel mondo, si racconta a Belve e lo fa in maniera diretta e schietta di quell’intervista raccolgo la parte in cui narra di uno stupro subito.

La particolarità del suo racconto è che spesso, io ritrovo nelle Persone che vengono in studio la stessa identica reazione: quella del non rendersi conto di essere state Vittime di violenza perché si trovano in situazioni goliardiche, chiamiamole così, in cui perdono il controllo di se stesse per qualche motivo, l’abuso di alcolici ad esempio, e si credono e si ritengono responsabili della violenza subita.
Il perdere il controllo delle proprie azioni, è un limite che le Persone non si dovrebbero mai permettere di fare, perché anche se siete in vacanza o via con degli Amici, anche Persone che conoscete bene, non potete mai essere sicuri di affidarvi completamente alle scelte degli altri dovete sempre essere responsabili delle vostre scelte e questo vuol dire non perdere mai il controllo delle proprie azioni.
Non sto dicendo che uno se è ad una festa non può bere un bicchiere di vino, sto dicendo semplicemente di non mettersi nella condizione di non avere capacità sulle proprie azioni.

In seguito ad eventi di vita traumatizzati, come quello dello stupro, la Persona ha una reazione di negazione di quanto è avvenuto perché è talmente aberrante, che come meccanismo di difesa, si protegge pensando che quello che è avvenuto non è una violenza subita, quindi la Persona, non si percepisce Vittima, e va avanti nel tempo con questa parte buia in se stessa che tende a coprire con altri eventi di vita quotidiani.
Quindi quello che può essere un legame di conoscenza amicale, non lo va a svalorizzare nel percepirsi Vittima di quella Persona che ha avuto un comportamento violento nei suoi confronti preferisce pensarsi nella norma, che non è successo niente di grave. Poi nel tempo, invece, questo ha una ricaduta sul suo stato d’animo e quindi che ha di sé e va a creare sentimento, una sensazione… molte volte viene descritto come un vuoto interiore. per essersi esposta in questo modo nel suo racconto, che lo ritengo utile, veritiero, importante, e da trasmettere perché è un’esperienza di vita che ha avuto una ricaduta negativa su di lei, ma è stata capace poi di parlarne, quindi di elaborare questo trauma, tanto da rendersi testimone di qualcosa che non è.

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